Yūgen, in kanji 幽玄, è una parola giapponese intraducibile nella nostra lingua. Essa indica la consapevolezza della bellezza nascosta dell’universo, che genera una forte emozione, ma che risulta impossibile da descrivere a parole. Rappresenta il fascino delle cose che non si riescono a comprendere fino in fondo.
Ho scelto questa parola per intitolare questa raccolta di due poesie che ho scritto ispirandomi a dei quadri di Monet, che personalmente reputo capace di catturare quella bellezza e di trasmetterla, al posto che a parole, attraverso la pittura.
Lo stagno delle ninfee, Claude Monet
Armonia verde
Colori di purezza
Su una tela di Monet,
Dei fiori sopra l’acqua,
Farfalle delicate;
Una stella si sciacqua
Nel lago con le fate,
Lei brilla con dolcezza
Su una tela di Monet.
Liberati nel vento,
Con le dita intrecciate,
Un campo di fragole;
Oggi nell’aria sento
La magia dell’estate,
Porta sulle nuvole.
Impressione, levar del sole, Claude Monet
Alba dorata
Le tue dita risplendono,
Diramazioni affusolate di luce,
Dorate ali d’angeli.
Creata bella come Afrodite,
Malinconia, dolcezza, ricordo,
Tu porti, alba dorata.
Anime pure,
Hanno appena aperto gli occhi
E tu sei già passata.
Con occhi colmi di pianto,
Menti piene di paure, angosciose.
Lasciate sole da te,
Si abbandonano sotto le lenzuola
Sperando nel miracolo,
Di essere nascoste da tessuto,
Trasparenza e dolore.
Alba dorata, domani le aspetterai?